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Old November 15th, 2012 #1
alex revision
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Default Louis-Ferdinand CÉLINE : Bagatelle per un massacro - La scuola dei cadaveri - La bella rogna - Mea Culpa

Louis-Ferdinand Céline, pseudonimo di Louis-Ferdinand Auguste Destouches (Courbevoie, 27 maggio 1894 – Meudon, 1 luglio 1961), è stato uno scrittore e medico francese. Lo pseudonimo, con cui firmò tutte le sue opere, era il nome della nonna materna.




Céline è considerato uno dei più influenti scrittori del XX secolo, celebrato per aver dato vita a un nuovo stile letterario che modernizzò la letteratura francese ed europea. La sua opera più famosa, Viaggio al termine della notte (Voyage au bout de la nuit, 1932), è un’esplorazione cupa e nichilista della natura umana e delle sue miserie quotidiane, dove la misantropia dello scrittore è costantemente ravvivata da un acuto cinismo. Lo stile del romanzo - con il continuo mischiarsi di linguaggio popolare ed erudito e il frequente uso di iperboli ed ellissi - impose Céline come un innovatore nel panorama letterario francese.

Per le sue prese di posizione e affermazioni durante la Seconda guerra mondiale, esposte in alcuni pamphlet accusati di antisemitismo, Céline rimane oggi una figura controversa e discussa.


Louis-Ferdinand CÉLINE


Milano, Guanda, 1981. <pdf> pag. 188. 1,7M.

Traduzione di Giancarlo Pontiggia, con una nota introduttiva di Ugo Leonzo.

È dunque la seconda traduzione in italiano, e, tutti lo dicono, la migliore. Siamo noi d'accordo. Questo libru fu stampato in settembre 1981. In gennaio 1982, fu soppresso dal tribunale di Milano. Da allora in poi, molto difficile da trovare. Era l'opera della vedova, Lucette, che, consapevolmente, chiamamo "carogna". Ha la legge con se, vero, ma, cavolo! non ha il diritto di scegliere quei libri vogliamo noi leggere. Allora, carogna, va be'...


La scuola dei cadaveri

<pdf> pag. 179, 1,1 M. 1997



Mea Culpa

La bella rogna

Traductions italiennes de Mea Culpa, Denoël, 1936, et Les beaux draps, NEF, 1941, (p. 35) parues en un volume, chez Guanda, à Milan, 1982, traductions de Giovanni Raboni et Daniel Gorret.

« Ci siamo! Pare che tutto cambi che adesso si viva tra i complimenti, la redenzione, le buone maniere, la vera virtù. Bisognerà sorvegliare il proprio linguaggio. Ci sono decreti anche per questo. Sono passato per il correzionale, non bisogna che ricominci. Sopratutto non nominiamo nessuno! Nient'altro che idee generali! [...] Mi occulto. E per di più assolutamente prudente! Tutto diventa un caso dei più spinosi. Ci son censori, delatori in tutti gli angoli... Non so più dove mettermi... Castighiamo, castighiamo le nostre espressioni!... La Francia è sbirra, c'è il pieno alla Commandantur di persone che vengono a denunciare... »
 
Old November 30th, 2012 #2
San Dimitri
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thanks comrade revision for all this important books!
 
Old May 27th, 2013 #4
alex revision
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Louis-Ferdinand Céline

Courbevoie, 27 maggio 1894 – Meudon, 1 luglio 1961


 
Old June 15th, 2013 #5
alex revision
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Frammento da “Bagatelle per un massacro” di Louis Ferdinand Auguste Destouches, detto Celine


Traduzione dal francese di Giancarlo Pontiggia
con una nota introduttiva di Ugo Leonzio
Milano, Guanda, 1981, Pagg.112→115



L’Ebreo che stupra o corrompe una donna non ebrea e anche la uccide deve essere assolto secondo giustizia, perché non ha fatto del male che a una giumenta.

Il Talmud
.

Pag.112

« Cos’è che entra duro e esce molle ». Ecco un bell’indovinello… Quelli che sanno rispondono: ilbiscotto!… I film sono lo stesso… Cominciano duri e finiscono molli… crème caramel alla merda!… in salsa « sentimento ». Le folle ne mangiano a quattro palmenti, è la loro felicità, la loro ebbrezza, hanno bisogno della loro merda, la loro buona merda ebrea, merda-radio, merda-sport (tutti gli incontri di boxe, tutte le gare su strada e su pista sono truccati), merda-alcool, merda-crimine, merdapolitica, merda-cinema, dentro a più non posso!

()
Tutto in merda!… Più vicina sempre! Più vicina al popolo! più politica! più demagogica! Lo spirito «bancario» insomma… Lo spirito del buffone Tabarin (il 1630 è già giudeo)… Nel prossimo atto la pulce ammaestrata! Signori e signore, il popolo vi manderà a quel paese uno di questi giorni! Allora tutti in prigione!… e Robot, Cristo d’un Dio!… e avanti col surrealismo!

… Il trucco dell’arte moderna è ancora più semplice!… ve lo mostrerò per niente… Fotografate un oggetto, uno qualsiasi, sedia, ombrello, telescopio, autobus, e poi scomponetelo in « puzzle »… Sparpagliate i pezzetti, quei ritagli, su un immenso foglio di carta, verde, crema, arancio. Poesia!… Avete capito?… Quando il robot vuole della poesia lo si rimpinza…

E siamo solo all’ultimo stadio della decrepitezza naturalista, manierata, cosmeticizzata, napoletanizzata, persuasiva, leccacoso, urla-urla.

Aspettate qualche mese!… Avrete l’arte robot! Si manda in putrido lo schiavo ariano, lo si prepara in mille modi, fin che si può stripparlo!… Se passa un qualche Ebreuccio, detentore per caso di un nuovo sistema di minare, rincretinire ancora di più l’Ariano, sempre più in profondità… Il suo avvenire è assicurato… E che avvenire!… Che contratto folgorante!… A Hollywood gli bastano tre settimane di pubblicità mondiale intensiva per trasmutare il più microbico, adulterato, in via di inacidimento naturalmente, rancido, ulceromatoso micro-piffero di giudeo in mirabolante Fenice, per reincarnarlo Michelangelo! più Rembrandt, più Pico della Mirandola! Guardatevi di qui! Voi non esistete!… L’Ebreo è all’origine di tutto il cinema… ai posti di comando, Hollywood, Mosca, Billancourt… Meyer su Meyer …Korda, Hayes, Zukor, Chaplin, Paramount… Fairbank… Ulmann… Cantor… ecc… ecc. Lo si trova nelle sale « circuito », nelle redazioni… nelle critiche… Sta al vertice… alla cassa… È dappertutto… Quel che viene dagli Ebrei torna agli Ebrei!

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Old August 14th, 2014 #6
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Louis Ferdinand Céline : La scuola dei cadaveri

(…)




Louis Ferdinand Auguste Destouches, detto Céline, (Courbevoie, 27 maggio 1894 – Meudon, 1º luglio 1961). Brano tratto da : L’École des cadavres, Paris, Éditions Denoël, 1938, 1943. Edizioni Soleil, S. Lucia di Piave (Treviso), marzo 1997




Louis-Ferdinand Céline,1894-1961,col suo gatto Bébert, Copenhagen,1945.


Céline : La scuola dei cadaveri

Andiamo subito in fondo alla cosa. I Democratici vogliono la Guerra.

Finalmente i Democratici avranno la guerra. Democratici uguale a masse ariane addomesticate, taglieggiate, avvinazzate, divise, villanesche, smagate dai Giudei al saccheggio, ipnotizzate, spersonalizzate, fratricide.

Paralizzate, sconvolte dall’infernale propaganda ebrea: Radio, Cinema, Stampa, Logge, brogli elettorali, marxisti, socialisti, larocquisti, euristi della venticinquesima ora, tutto ciò che può piacervi ma in sostanza: congiura giudaica, satrapia giudaica, tirannide corrompente giudaica.

Differenze, paraventi, trucchi puzzolenti, picchetti, staffette d’invasione delle truppe giudee, penetrazioni, trionfi, esultanze dei Giudei sulla nostra pelle, sulle nostre ossa, lacerazioni, ruzzoloni su guerrieri carnefici, rivoluzionari.

Combattimento di specie, implacabile. Formiche contro bruchi. Impresa di morte… Tutte le armi vanno bene. Giudei negroidi contro bianchi. Niente di più, niente di meno.

Dall’epoca dell’Egitto, è sempre lo stesso ritornello. Alla vostra salute!

Il funesto, funambolesco, raccapricciante, ciclopico fracasso di cui il mondo attuale trabocca implacabilmente, senza limite nè remissione, giorno e notte, costituisce in primo luogo l’arma giudea per eccellenza, universale, essenziale, ammirabile contro il nostro sistema nervoso, un’arma vistosa e occulta di sottomissione, intima disintegrazione, molto ben trovata per abbrutirci. Lo sfrontato tam-tam, arzigogolamento, vanteria, rabbonimento, lo sparlare a fiumi giova molto ai Giudei (nervi di zinco). Si ritrovano nel loro habitat naturale, nel baccanale giudaico, nel loro souk in festa. Lo stesso regime di esibizionismo scimmiesco ci degrada,avvilisce, ci dà noia, ci rende molto presto alla mercè dei Giudei, attraverso lo sfinimento nervoso, insomma ci annichilisce. La vanteria pifferaia, oscena, febbricitante imbibizione. Venga l’intimidazione giudea! i conflitti urlati! la politica, le angosce dell’oro, per l’oro, propagande ditirambiche, le continue rivoluzioni, sempre deludenti, estasi imposte, gli odi tra Ariani dai molti pretesti, elettorali, religiosi, sportivi ecc. Le apocalissi rianimate con cadenze deliranti, paradossali ricadute, suspance, altre crisi sempre più tragiche, crisi epilettiche per tutti! La ragione del Goïn, a questi ritmi da casotto, facilitata dalla burlanda, presto vacilla, inciampa, deraglia, va in diarrea, sgocciola, rinuncia.

Dopo qualche anno con questo regime demenziale, il Goye non è altro che un’imbecille eco delle volontà giudee scervellato dal caos di queste loro illustri cacofonie. Tutto gli va bene per aggrapparsi, non importa quale marcia parola d’ordine giudea. Più niente gli fa schifo. Aggranfia, accada quel che vuole, tutto ciò che crede di scoprire. Per l’annegato tutto quel che galleggia diventa miracolo, fosse pure ‘na carogna di cane. L’Ebreo ci guadagna in rumore per tutto ciò che noi perdiamo in fatto di silenzio. Il Goye tuffato nel prodigioso, torrenziale carnevale ebreo ha perso qualsiasi facoltà di discernimento, neanche reagisce più. Non si preoccupa neanche più del fatto che esiste più. È troppo preso, robotizzato, implacabilmente stordito, assonnato, fin dalla scuola, dal liceo, da troppo tempo accaparrato, dalla culla alla tomba. Non appena butta l’occhio e tira l’orecchio alla minima eco del mondo, non può aspettarsi altro che delle verità di giudeo, parole giudee, colori giudei, ritmi giudei, begole giudee, crociate giudee. Non è altro ormai che un pesce reso stabile nella sua stessa frittura.

Tutto ciò che non è giudeo lo può far cadere in uno stato di ribellione, ostilità, poichè per persuasione e in modo sintetico è diventato a sua volta giudeo.

Tutto gli arriva dal mondo esterno, inesorabilmente, ineluttabilmente, invincibilmente a guisa ebrea. Non è altro che il sonnambulo delle volontà ebree. Ha perso tutto nel prodigioso baccano d’ebrei, fino a perdere anche la facoltà di ritrovarsi, ritrovare la sua persona, la sua anima, la sua volontà… Il Giudeo lo porta come vuole, dove vuole.

I Democratici non sono altro che i domini del Frastuono giudeo, del prodigioso tambureggiamento stratosferico e del gigantesco accompagnamento del nostro apparato di tortura e servitù. Assolutamente irresistibile. Chi sono i padroni di questo trambusto? Le banche ebree, le congiure dei Rabbini (con o senza eroina), l’Intelligence Service (grande produttore di guerre e rivoluzioni), l’Inghilterra giudeocratica, la City, tutto per i Giudei.

Ma sarebbe troppo bello se tutto scorresse liscio come l’olio! Troppo bello e monotono!

Il Grande Potere giudeo sa destreggiarsi con piccoli problemi e piccoli ostacoli.

Disseminati in maniera giudiziosa. Sadismo? Precauzioni? Gioco? Non si sa mai… Il Potere giudeo è un giocatore impenitente, come tutto ciò ch’è giudeo, del resto. E poi è provocatore, torturatore, spione e massonico. Queste disposizioni al vizio lo portano spesso molto lontano. Ma fa anche presto a riprendersi e sempre trionfalmente.

Rischia e non perde mai.

Ora come ora, in Germania, Italia, Russia, a dire il vero un pò ovunque, il Giudeo trova una certa resistenza alla sua volontà… Un certo Razzismo ariano. Oh!

non è ancora pericoloso! è ancora sporadico, timido, debole. Il pericolo è vago, lo si ostenta! Gli USA così inesorabilmente ebrei possiedono ancora il 70 per cento dell’industria mondiale! li Giudeo può venire e vedere!… Tiene tutta la cassa, l’impresa… Va be’! In fondo nessun pericolo! È sicuro di vincere! Una sensazione in più, ecco tutto! Per Barush, per Bellack, per Litvinof, per Rothschild, un pò meglio che del Baccarà! Ecco tutto!

E 50 milioni di cadaveri ariani come prospettiva… Francamente niente di serio.

Per il momento. Forse un brivido… Nel peggiore dei casi…

Tuttavia la ribellione ariana può estendersi. Non è assolutamente escluso! Ecco un altro rischio molto piccante! Il divino, appetitoso rischio. Basta! Basta farfugliare, piagnucolare! Troppe «scoperte»! Questa specie di rivolta ariana dev’essere schiacciata, spappolata, annientata con sensazionali dispositivi di tortura e crudeltà, inediti, da un capo all’altro del pianeta, una lezione catastrofica! Per questa plebe indigena scossa da spaccature! Basta! Al carnefice, per favore! Mano decisa! Che nessuno di questi sozzi, sporchi chiacchieroni sia preso dal morso della tarantola prima di 2.000 anni!

Un massacro espiatorio, assolutamente sterminatore di tutti gli sconsiderati che s’oppongono! Che la guerra avanzi in modo provvidenziale! Dopo la bava, il sangue. Una mattanza punitiva di cui si parlerà devotamente, ammirevolmente, estaticamente ancora per i prossimi venti secoli, nelle campagne ariane.

Tutti i pretesti saranno validi, nessuno sarà detestabile… Non importa quale sarà, purchè spinga le masse ariane verso giganteschi massacri, determini infine, senza reticenze possibili, il rabbioso sterminio dei popoli più guerrieri d’Europa, di coloro che malgrado tutto costituiscono ancora un pericolo per i Giudei: Tedeschi, Francesi, Serbi.

Che questi li si strangolino subito! che li si ammazzino fino all’ultimo!

Tutti ben conciati, sanguinanti, che solo allora il Giudeo sarà ben tranquillo per preparare la prossima.

(…)

Fonte: http://www.vho.org/aaargh/fran/livres7/LFCscuola.pdf

http://olodogma.com/wordpress/2014/0...ri/#more-18427
 
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